Abbiamo passato la mattinata nel museo delle armi, che si trova in un enorme palazzone
costruito da Luigi XIV per ospitare i feriti in guerra (si chiama infatti "Hotel national des
envalides").
Dopo aver potuto ammirare la tomba di Napoleone (esempio lampante della "grandeur" francese)
abbiamo visitato una mostra, lunghissima, sui 2 conflitti mondiali. Veramente interessante.
abbiamo visitato una mostra, lunghissima, sui 2 conflitti mondiali. Veramente interessante.
Dopo una favolosa baguette ci siamo diretti verso la Tour Eiffel illudendoci di riuscire a
salire.
Nostro obbiettivo iniziale era fare a piedi i 300 metri della torre: non sono stati i circa 1000 scalini
a farci desistere..nè i 3,50 euro di ingresso, bensì la coda chilmetrica allo sportello.
C'è pure l'ascensore che alla "modica cifra" di 12 euro porta fino in cima..la maggior parte della
gente era in coda per quello. Anche questo è Parigi.
Perdere il pomeriggio per la Tour Eiffel o cambiare meta? La seconda.
salire.
Nostro obbiettivo iniziale era fare a piedi i 300 metri della torre: non sono stati i circa 1000 scalini
a farci desistere..nè i 3,50 euro di ingresso, bensì la coda chilmetrica allo sportello.
C'è pure l'ascensore che alla "modica cifra" di 12 euro porta fino in cima..la maggior parte della
gente era in coda per quello. Anche questo è Parigi.
Perdere il pomeriggio per la Tour Eiffel o cambiare meta? La seconda.
Siamo saliti in cima all'Arco di Trionfo, da cui si domina tutta Parigi. Abbiamo rischiato
la vita nell'attraversare la rotonda che circonda l'arco (la più larga del mondo) accorgendoci
solo dopo della presenza di svariati sottopassaggi pedonali!
Nonostante dalla cima dell'arco si potesse notare un cielo più che minaccioso,
dopo notevole scarpinata abbiamo raggiunto la Gare Saint Lazare (dipinta dal famoso Monet)
e poi ci siamo diretti verso l'Opera.
Mèta finale della giornata il cimitero di Pére Lachàise. Tra lampi e tuoni (atmosfera giusta
per un cimitero) abbiamo visitato le tombe di Oscar Wilde, Corot e altri pittori, Moliére e
Chopin (tomba stupenda). Giunti sulla lapide di Jim Morrison (transennata per impedire ai
maleducati fanatici di rovinarla ancor più) è iniziato a piovere.
Tornerò con più calma su questo cimitero a dialogare con uno dei miti della mia adolescenza
e con i grandi uomini del passato.
Dopo esserci riparati sotto una veranda, con il "nonno" che si lamentava per le scarpe
coi buchi, corsa verso il metrò e saluti.
Ad Orsay mi attende un temporale galattico..arrivo in appartamento fradicio.
Tanto per scadere nella banalità: Stanco ma felice.
la vita nell'attraversare la rotonda che circonda l'arco (la più larga del mondo) accorgendoci
solo dopo della presenza di svariati sottopassaggi pedonali!
Nonostante dalla cima dell'arco si potesse notare un cielo più che minaccioso,
dopo notevole scarpinata abbiamo raggiunto la Gare Saint Lazare (dipinta dal famoso Monet)
e poi ci siamo diretti verso l'Opera.
Mèta finale della giornata il cimitero di Pére Lachàise. Tra lampi e tuoni (atmosfera giusta
per un cimitero) abbiamo visitato le tombe di Oscar Wilde, Corot e altri pittori, Moliére e
Chopin (tomba stupenda). Giunti sulla lapide di Jim Morrison (transennata per impedire ai
maleducati fanatici di rovinarla ancor più) è iniziato a piovere.
Tornerò con più calma su questo cimitero a dialogare con uno dei miti della mia adolescenza
e con i grandi uomini del passato.
Dopo esserci riparati sotto una veranda, con il "nonno" che si lamentava per le scarpe
coi buchi, corsa verso il metrò e saluti.
Ad Orsay mi attende un temporale galattico..arrivo in appartamento fradicio.