lunedì 30 giugno 2008

FOTO IN VETTA ALLA WINKLER

Durante la salita alla normale di torre Winkler (George Winkler, caro helfio) io e mio papà abbiamo conosciuto due ragazzi di Pesaro. Avevano sbagliato via: stavano per affrontare, per errore, la "via dei diedri orientali", sempre sulla torre Winkler. E' una via con poche ripetizioni, molto più difficile della "normale" (VI grado continuo).

Giunti in cima uno di loro ci ha scattato questa bella foto. Non rende molto bene l'esposizione della vetta, ma lascia intuire le dimensioni ridotte del terrazzino sommitale.


Saluti

venerdì 27 giugno 2008

Via "Porci con le Ali"

Solo due pazzi possono lanciarsi su una via in valle del Sarca con questo caldo. In questo torrido pomeriggio, con Ale, abbiamo affrontato "Porci con le ali", via sportiva sul monte colt, nei pressi di Ceniga. La roccia è ottima su quasi tutto l'itinerario, la chiodatura buona.
(Sul traverso del secondo tiro)
(In sosta alla fine del 3 tiro)

Difficoltà: dopo il primo tiro di 6b, il resto è sul 5c, 6a. Bellissimi gli ultimi 3 tiri: esposti, tecnici e su roccia molto buona.

(Ale in sosta al terzo tiro. Io sono impegnato su una bellissima placca,
che termina con uno strapiombino, breve ma esposto.)
(Ale in uscita dallo strapiombino)
(Io sul bellissimo diedro del terzultimo tiro.)
(Passo cruciale in uscita dal diedro.)
(Ale, ornato di fiori, all'uscita della via.)
(Serial climbers:-)
Abbiamo patito il caldo. Ale sembrava un ghiacciolo tolto dal freezer e messo sotto il sole cocente :-)
Comunque ci siamo divertiti...e dopo la via..bagnetto nel sarca!!!! Ci ha rigenerati!

PS: Per la relazione e la foto della parete fate un salto sul blog dell'ALE.

Saluti!

Giornata in solitudine nella stupenda val di Lagorai

Solo et pensoso, a passi tardi et lenti, vo mesurando la val di Lagorai.

Con questa piccola licenza poetica, di Petrarchiana memoria, vi lascio alcune foto della stupenda escursione che ho effettuato ieri.
In completa solitudine ho risalito la val di Lagorai, mi sono portato al passo Valon e proseguendo su una cresta, a tratti friabile ed affilata, sono salito sul "Cimon dela Roa" e sulla "Cima delle buse d'or". In discesa mi sono fermato a mangiare ai laghetti alti di Lagorai, incantevoli, poi sono sceso nuovamente verso malga Lagorai, dove mi sono goduto un po' di sole.
(La valle alla mattina)

Giornata favolosa, in un posto favoloso.
Solitudine meditativa.
Fioritura al culmine, profumi e scorci da favola.
(La valle nella parte alta, in fondo il Lago di Lagorai e la Malga Lagorai)
(La cresta del Cimon dela Roa)
(In vetta a Cima buse d'Or)
(I laghetti alti)
(In discesa, foto della cresta del Cimon dela Roa percorsa in mattinata)
(La spianata del Lago Lagorai)

(Il Lago Lagorai)
(La valle in primo pomeriggio, con la bellissima cascata)

..vorrei tu fossi stata con me.

Normale alla torre Winkler

Domenica scorsa, 22 giugno, in compagnia di papà ho affrontato la storica via di Winkler all'omonima torre, la magnifica torre Winkler. La Winkler è la più ardita tra le torri del vajolet, e la via normale presenta una tratto di IV superiore. Si pensa che proprio durante la prima salita di questa via, aperta nell'ultimo decennio dell' '800, il giovane prodigio Winkler (aveva solo 16 anni)
per primo superò difficoltà simili, in dolomiti. Da solo e con scarsissimi mezzi di assicurazione. Un fenomeno, per i suoi tempi.
E' una salita stupenda, a tratti molto esposta, su roccia generalmente buona. Emozionanti le lunghe ed aeree calate in corda doppia.
Purtroppo non ho mie foto da mettere sul blog (la macchina fotografica è rimasa a casa!!), ve ne lascio un paio trovate sul web.
(Il tracciato della via: la torre Winkler è la più a destra nella foto)
(L'ampio e facile camino che si trova subito sopra il Winklerris,
la fessura dove Winkler superò per la prima volta il IV grado.)
ciao!

giovedì 19 giugno 2008

Via Amazzonia, parete del Limarò, Piccolo Dain.

Oggi con Ale abbiamo percorso questa via sportiva, nella gola del Limarò. La via è su difficoltà modeste (fino al 5c), ben protetta e su roccia quasi sempre solida. L'arrampicata è piacevole, prevalentemente su placche brevi e divertenti.
La giornata era stupenda, ne abbiamo approfittato per prenderela tintarella sulla schiena!
Superato il tetto che segna la metà della via, per una banale errore,mi sono spostato troppo a destra e sono andato a finire sulla via accanto: "Orizzonti dolomitici".
Così invece di chiudere la salita sulle placche (sembravano proprio belle!) di Amazzonia, abbiamo risalito il diedro finale di "Orizzonti".
Peccato..quelle placche erano proprio invitanti!
E' stata comunque una bella uscita, come sempre quando vado con Ale.


Vi lascio un po' di foto (dalla risoluzione piuttosto scadente..):

(Ale su uno dei primi tiri)

(Sulle placche che puntano al tetto, visibile nella foto, che è circa a metà via)

(Il punto dove, putroppo, sono finito su "Orizzonti Dolomitici")

(Ale nella parte finale di Orizzonti)

(Stupenda vista sul lago di Toblino)

(Nell' "orto degli olivi" :-)

Saluti

domenica 15 giugno 2008

INCREDIBILE!Un aggiornamento :-)

[Causa il macinino a 56k che mi permette di connettermi ad internet, gli aggiornamenti sono ormai sempre più rari :-( Ma un giorno anche noi valligiani avremo una banda larga :-) ]

VIA FALCHI-CAMPANELLA

Giovedì 12 con Ale abbiamo sfruttato il pomeriggio per fare questa via "storica" sul monte Chegùl, sopra Povo. La via è poco più lunga di 100 metri, con difficoltà che non superano mail il V grado. L'ideale per un pomeriggio metereologicamente molto incerto. Siamo stati molto fortunati: durante la salita attorno a noi infuriavano temporali ed acquazzoni (Pinè era avvolto in una nube nera..la Valle dell'Adige era nascosta dietro una coltre bianca d'acqua)..noi siamo stati graziati. Una veloce discesa dal sentiero che porta a valle ci ha permesso di schivare il grosso acquazzone che da Trento si stava spostando verso la Valsugana.
(Ecco la campana...con Pinè in pieno temporale!!)

La via è caratterizzata dalla presenza di una vecchia campana, alla sosta dell'ultimo tiro, che è di rito suonare con forza. La qualità della roccia, purtroppo, è spesso scadente. Tratti di roccai compatta (rari) si alternano a metri di friabile abbastanza pericoloso, considerando anche la distanza delle protezioni. Le difficoltà non elevate, comunque, permettono una salita in relativa tranquillità.

Volevo ringraziare Ale per l'idea di questa via, io non la conoscevo affatto. Mi trovo bene in cordata con "l'infermiere più sportivo del trentino": mi ha seguito sempre molto velocemente e mi sono sentito sicuro in ogni passaggio. Non c'è dubbio che faremo altre uscite assieme..magari su vie più impegnative e con roccia un po' migliore!

Per ora non mi è possibile caricare molte foto (viva il macinino a 56k).., mi limito a questa che è la più divertente:
..ed a queste due, che mostrano Ale impegnato nella salita....

...e la parete del Chegùl. La via sale sullo spigolo di sinistra. Osservando bene si può notare la storica campana, che da il nome alla via.





A presto